Un profondo Sud dalle bellezze e dai tesori inaspettati.

 

Tra Bagnara, Scilla e Reggio Calabria, la costa viola ci ammalia proprio come le sirene con Ulisse. E’ un crescendo di emozioni alla vista di tali bellezze. Scilla, con il suo borgo Chianalea incastonato nella roccia e lambito dal mare è di una bellezza disarmante: veramente una chicca. Ma è Reggio Calabria a mostrarsi al massimo del suo splendore con la sua posizione sullo stretto che le conferisce un fascino tutto suo. Città elegante e ricca di storia di cui il museo archeologico ne offre inestimabili testimonianze. I maestosi Bronzi di Riace ne sono l’esempio più eclatante. Bisogna proprio vederli!

Da Bagnara a Reggio Calabria e il lungomare più bello d’Italia …

Siamo arrivati al nono giorno del nostro tour in Calabria che ci porta a Bagnara. Arriviamo all’ora del tramonto che su questo tratto di costa ci regala dei colori meravigliosi dalle nuances violacee che le valgono di diritto il nome di Costa Viola. Dopo una passeggiata sul lungomare di Bagnara andiamo alla ricerca della rosticceria “Via del corso” per fare una scorpacciata di arancini di riso. Della loro bontà ce ne aveva parlato mio cugino Manuel e per tutto il nostro viaggio abbiamo sognato questo momento che finalmente è arrivato. Ci siamo trovati davanti un banco pieno di arancine farcite con gusti vari e naturalmente non potevamo non provarne più di una. Le aspettative non sono state deluse, anzi, queste arancine sono state decisamente le più buone che abbiamo mai mangiato. Oltre a quelle classiche farcite di ragù, piselli e provola abbiamo assaggiato quelle ripiene di fonduta di pecorino, di ‘nduja, di melanzane.

Cosa dire…. Un piacere puro e semplice.

La giornata seguente partiamo per Reggio Calabria. Questa città ha un fascino tutto suo. Prima facciamo una passeggiata sul lungomare Falcomatà che considerato uno dei più belli d’Italia. Ed è proprio vero. Il lungomare è abbellito da filari di enormi ficus le cui radici ramificate creano delle sculture naturali.

Dall’altro lato di fronte a noi al di là dello stretto si delinea la sagoma della Sicilia. Non so descrivere le emozioni che quest’immagine riesce a suscitare in me.

Si sente una sorta di magnetismo in questo luogo. Sarà la carica energetica sprigionata dalle correnti dello stretto, sarà il profumo di salsedine, ma l’attrazione magnetica di questo mare ti lascia una sensazione di ebrezza….. e non ha lasciato indifferente nemmeno G. Pascoli

Questo mare è pieno di voci e questo cielo è pieno di visioni. Ululano ancora le Nereidi obliate in questo mare… Questo è un luogo sacro, dove le onde greche vengono a cercare le latine; e qui si fondono formando nella serenità del mattino un immenso bagno di purissimi metalli scintillanti nel liquefarsi … È un luogo sacro questo. Tra Scilla e Messina, in fondo al mare, sotto il cobalto azzurrissimo, sotto i metalli scintillanti dell’aurora, sotto le porpore iridescenti dell’occaso, è appiattata, dicono, la morte… Tale potenza nascosta donde s’irradia la rovina e lo stritolio, ha annullato qui tanta storia, tanta bellezza, tanta grandezza. Ma ne è rimasta come l’orma nel cielo, come l’eco nel mare. Qui dove è quasi distrutta la storia, resta la poesia’. – Giovanni Pascoli, Pensieri e discorsi, 1914

Continuiamo la nostra visita alla città percorrendo corso Garibaldi. Un bellissimo corso pedonale con eleganti edifici storici e negozi, dove sbizzarrirsi a fare shopping. Sul nostro tragitto una vetrina cattura la mia attenzione per fare qualche scatto. Una vecchio emporio con arredamento originale di fine ottocento.

All’interno del negozio ti ritrovi circondata da oggetti, colonie e saponi d’altri tempi. Ci accoglie un simpatico vecchietto dai modi garbati e gentili, tipici degli uomini della sua età. Ci ha mostrato il retrobottega con oggetti di modernariato di vario genere ricchi di storia e fascino. Passare un’oretta con lui in questo posto ci ha portato indietro nel tempo facendoci vivere un’esperienza indimenticabile.

E dopo tutte queste emozioni… tanta fame.

Ci fermiamo a mangiare un panino con pesce spada al salmoriglio.

Lo street food reggino mangiato in uno dei tanti localini sul lungomare si rivela essere molto sfizioso e gustoso. Chiudiamo il pranzo con un eccellente gelato nella gelateria più famosa della città: il chiosco di Cesare. Il gelato al bergamotto sicuramente da provare.

Dopo questa pausa ristoratrice andiamo al museo archeologico dove vogliamo vedere i Bronzi di Riace.

Il museo si rivela una bellissima sorpresa. Nuovo, organizzato, ricco di reperti storici a partire dall’epoca del paleolitico fino ad arrivare all’epoca della magna Grecia. Molto interessante il tour nelle varie sezioni dove il susseguirsi delle varie epoche risulta essere molto naturale. Nella sezione della Magna Grecia, grazie ai reperti esposti, si riesce a cogliere lo splendore di questa civiltà che la Calabria ha vissuto. Naturalmente arrivati nella sala espositiva dei Bronzi restiamo letteralmente a bocca aperta. Statue in bronzo di fattura eccezionale su cui si riesce a scorgere ogni muscolo, ogni nervo di un corpo umano dalle fattezze perfette, beh… una vista sublime.

La nostra giornata a Reggio si conclude e sulla via del ritorno verso Bagnara ci fermiamo a Scilla.

… e Scilla, la perla dello stretto

Scilla è sicuramente la perla di questo tratto del Tirreno.

Affacciata sullo stretto di Messina offre una vista unica su quello che viene chiamato “il Bosforo d’Italia “, scenario di miti e leggende. Scilla contrapposta a Cariddi nella mitologia greca rappresentava un orribile mostro che terrorizzava i marinai che si addentravano nello stretto.

Nella realtà invece Scilla è un bellissima cittadina che, con il suo borgo Chianalea, rappresenta uno dei borghi più belli d’Italia.

Chianalea è caratterizzato da un susseguirsi di case di pescatori lambite dalle acque del mare che all’ora del tramonto acquisiscono una colorazione rosa e diventano proprio delle tentatrici proprio come le sirene dell’Odissea… e io non resisto… mi tuffo in queste splendide acque per fare l’ultimo bagno della vacanza.

Nulla di più piacevole.

Per concludere questa splendida giornata ci fermiamo a mangiare nel ristorante “Il Pirata”. Sulla pedana sul mare la cena si è rivelata un’esperienza meravigliosa in un ambiente proprio suggestivo a fare da sfondo a delle pietanze tipiche il cui protagonista principale è il pesce fresco.

Per cominciare abbiamo optato per un meraviglioso crudo di pesce per poi finire con dei succulenti involtini di pesce spada.

La cena è stata un crescendo di sapori ed emozioni che ci hanno fatto godere fino in fondo questa meravigliosa serata.

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Sono Annamaria, blogger appassionata di cucina e viaggi. Scrivimi se lo desideri e seguimi anche sui miei canali social.