Capalbio, Porto Ercole e Orbetello: tre facce della costa maremmana

Una visita alla cantina S. Lucia a Fonteblanda con assaggi e acquisti di ottimi vini in una location molto suggestiva. Qualche ora trascorsa nello splendido borgo di Capalbio godendosi un’atmosfera molto seducente a spasso nella sua storia. Un giro sull’Argentario e passeggiate romantiche alla scoperta di Porto Ercole e Orbetello. Modi diversi per lasciarsi catturare dall’atmosfera marina di questo splendido territorio.

Capalbio: il borgo vedetta della costa maremmana

Siamo partiti con l’intento di raggiungere e visitare Capalbio, ma come spesso succede il percorso cambia in corso d’opera. Prima di arrivare a Capalbio, la nostra incursione sulla costa maremmana subisce una modifica e decidiamo di fare una deviazione per fare una visita alla cantina S. Lucia a Fonteblanda. Arriviamo in questa cantina situata su dolci colline coltivate a vigneti che si estendono a vista d’occhio davanti a noi. Azienda a conduzione familiare con radici ben salde in questo territorio che produce vino da più di un secolo. Le loro vigne sono dislocate in tutta la Maremma rendendo i loro vini indissolubilmente legati a questo territorio. Ed è la storia di un loro vino che ha catturato particolarmente la nostra attenzione: L’Eroica barrique – Ansonica DOC dell’Argentario. Proprio dal vigneto di Ansonica sull’Argentario inizia la storia di questa cantina. Per coltivare quest’uva, infatti, viene creato un vigneto terrazzato in un luogo impervio e soleggiato. La cura, la passione e la fatica sono gli elementi fondamentali che continuano a rendere possibile la vendemmia ogni anno, da più di cento. Il risultato di tanto sforzo e caparbietà è proprio questo vino: “l’Eroica” il cui nome rende al meglio la sua storia e la sua essenza: un eroe che combatte e sopravvive alle condizioni più disagevoli. Un vino di carattere da cui si sprigionano note e sentori di questa terra: mineralità, morbidezza e fragranze tipiche della macchia mediterranea… e naturalmente non potevamo non portarcene via un po’ di bottiglie. Arricchiti da questi sentori ci dirigiamo verso Capalbio. Già dalla strada vederlo lassù in alto, questo borgo fortificato ci lascia senza fiato. Attraversando la porta d’ingresso è come entrare in una nuova dimensione. Il vecchio portone in legno e ferro che ha protetto il paese dalle incursioni nemiche nel corso dei secoli è ancora lì a testimonianza della sua storica funzione. Passeggiamo nel centro storico tra le stradine e i vicoli del borgo scoprendone le sue bellezze. In alto si erge la Rocca Aldobrandesca che fa da vedetta sul borgo e sulla campagna circostante. La splendida piazzetta Magenta è un godimento per gli occhi. Percorriamo il camminamento della cinta muraria e il nostro sguardo è catturato da un lato dai vari scorci che questo luogo ci regala e dall’altro dalla vallata che si estende a perdita d’occhio fino alla costa con il mare all’orizzonte. 
E così con gli occhi pieni di bellezza lasciamo questo splendido borgo che ci ha colpiti per il suo fascino senza tempo. 

 

Da Porto Ercole, la perla dell’Argentario, a Orbetello con la sua laguna argentea

Porto Ercole, borgo dell’Argentario, incastonato nel verde del promontorio e dal tipico fascino da borgo di pescatori, ci accoglie con l’atmosfera tipica da borgo di mare. Visitando questo borgo ne individuiamo subito la duplicità della sua anima: quella più mondana con i suoi yacht e i locali alla moda e quella marinara con i pescherecci e le rimesse dove ancora i pescatori si dedicano alla manutenzione delle loro barche. Il tutto molto suggestivo e affascinante. Il centro storico, racchiuso tra le sue mura e sovrastato dalla Rocca spagnola, offre con i suoi vicoli e le sue piazze, delle vere e proprie terrazze sul mare, uno splendido panorama sul porto e la baia dove si è sviluppato il secondo nucleo del paese.
Un’aura di mistero avvolge questo luogo, probabilmente legata alla morte di Caravaggio avvenuta proprio qui a Porto Ercole. Chissà, magari la sua anima inquieta continua ancora ad aleggiare su questi luoghi a godersene la bellezza.

Lasciamo Porto Ercole e ci dirigiamo verso Orbetello. Qui ci imbattiamo in una piccola cittadina di mare dallo spirito ospitale e accogliente. Camminare per le vie del centro storico ci si ritrova in un elegante e pittoresco borgo marinaro che regala delle testimonianze storiche e artistiche notevoli come la cattedrale di Santa Maria Assunta. 
Arrivando ad Orbetello non si può non essere affascinati dalla sua posizione su quella sottile lingua di terra che si estende in mezzo alla laguna di fronte all’Argentario dove i fenicotteri rosa ne rappresentano gli abitanti indisturbati. Ad attribuire alla laguna un fascino ancora più singolare è il vecchio mulino che si erge dalle sue argentee acque e che all’ora del tramonto è di uno splendore disarmante. Ci soffermiamo di fronte a questo suggestivo panorama facendo un rinfrescante aperitivo che ci prepara alla nostra cena che ci aspetta presso il ristorante “La mi casa”. Ristorante a conduzione familiare che ha saputo sorprenderci con i suoi piatti ricercati e gustosi che hanno fatto onore alla tradizione culinaria maremmana. 
La spuma di baccalà è stata per me una rivelazione. Qui la mia versione.
E con questa esperienza sensoriale si è conclusa questa nostra incursione sulla costa maremmana che ci ha regalato emozioni incredibili e ci ha fatto conoscere lo spirito autentico di questa terra. 

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Sono Annamaria, blogger appassionata di cucina e viaggi. Scrivimi se lo desideri e seguimi anche sui miei canali social.