VALPOLICELLA, SUA MAESTÀ IL VINO: TERRITORIO E IDENTITÀ

Mai come in questo caso l’identità del territorio è così strettamente legata al prodotto simbolo di questa terra.
Il Valpolicella, infatti, identifica e rappresenta la fatica, il lavoro e la passione della gente di questa regione.
Colline sinuose che cullano il nostro cammino e che ci fanno da scorta fino a Bardolino dove concludiamo la nostra giornata.
Una fredda giornata di Gennaio che si scalda grazie all’atmosfera delle luminarie natalizie che si riflettono sul lago scintillante. 

La Valpolicella

Basta percorrere le strade di questo territorio che si viene subito catturati dalla sinuosità di queste colline coltivate a vigne. Particolarmente emozionanti appaiono ai miei occhi in questo inverno rigido i vigneti spogli su questi dolci pendii che sembrano riposare sonnolenti per prepararsi ad accogliere il peso dei rossi grappoli della prossima stagione.
Per entrare nel profondo di questo territorio basta varcare la soglia di una delle innumerevoli cantine per coglierne la passione che ci si mette per produrre questo meraviglioso prodotto.
Tra le tante visitiamo la cantina Zymè a San Pietro in Cariano, dove, dopo un tour mozzafiato, degustiamo i loro vini eccezionali in una location davvero suggestiva: una grotta scavata nella collina con tanto di fonte d’acqua annessa. Sembra quasi che il vino scaturisca dalle viscere di questa grotta, che prenda forza e corpo da questo sottosuolo, la cui pietra ne rappresenta l’elemento predominante e fa di questo vino corposo, di carattere e dall’anima austera e morbida allo stesso tempo, l’espressione naturale di questo territorio. 

Per pranzo ci fermiamo in una delle tante osterie della zona “Osteria del bugiardo” in Località Santa Maria di Negrar. Un posto semplice con una cucina sincera e gustosa. Tra i piatti offerti colgono la mia attenzione le pappardelle con pastissada di cavallo. È un ottimo piatto, avvolgente e gustoso che già al primo boccone ti tira fuori un “mhmm” di piacere. Questo piatto a base di stracotto di cavallo tipico del veronese per una calabrese come me è una bella scoperta e decido quindi che dovrò farlo mio…  ecco come: Maccheroncini al ferretto con stracotto di cavallo.

Bardolino

Dopo pranzo ci mettiamo in macchina e percorriamo in auto le strade tra le colline lasciandoci cullare dolcemente da questo girovagare e quasi senza accorgercene ci troviamo spostati verso ovest lasciando la Valpolicella alle nostre spalle e concludendo il nostro percorso a Bardolino dove, davanti ai nostri occhi si schiude la splendida distesa d’acqua del Lago di Garda che a quest’ora acquisisce un atmosfera dall’impatto visivo molto seducente. 

Facciamo una passeggiata sul lungolago luccicante per gli addobbi natalizi, inondato dal profumo di vin brulé e  mandorle caramellate e scaldato da bracieri ardenti con legna scoppiettante su cui, infreddoliti, allunghiamo le nostre mani per coglierne tutto il tepore in questa fredda serata di Gennaio. 

Nulla di più incantevole per concludere questa splendida giornata.

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Sono Annamaria, blogger appassionata di cucina e viaggi. Scrivimi se lo desideri e seguimi anche sui miei canali social.