Un’immersione totale negli splendidi paesaggi dell’Inghilterra del sud
Tornando dalla Cornovaglia verso Londra facciamo delle tappe intermedie a Swanage e a Brighton dove si respira un’atmosfera tipica delle città balneari del nord Europa. I loro moli in stile vittoriano sono molto suggestivi. Paesaggi tipici da mare del nord, con scogliere bianche a picco sul mare, forti venti e gabbiani che volteggiano nell’aria. Da questa atmosfera balneare ci inoltriamo nel Kent con i suoi paesaggi ricchi di pascoli e boschi tipici della campagna inglese… E poi l’ultima tappa: Canterbury con la sua storia e la sua bellezza intramontabile.
Il Dorset e Swanage: il rifugio perfetto all’insegna del relax
Lasciamo la Cornovaglia con il saluto dei nostri amati gabbiani per raggiungere la nostra prossima tappa. Sulla via del ritorno verso Londra percorriamo tutta la Jurassic Coast dal Devon al Dorset, dove scopriamo paesaggi meravigliosi. Ci fermiamo a Swanage, un caratteristico borgo marittimo sul canale della Manica. Questa cittadina ci accoglie appollaiata su una collina da cui si gode uno splendido panorama.
Grazie al clima mite è un’ambita meta balneare sin dall’era vittoriana.
L’attrazione principale che caratterizza questa cittadina è il Swanage Pier. Un bellissimo molo dal pavimento in legno in cui sono incastonate delle targhe commemorative in bronzo. Ci soffermiamo a leggere i nomi incisi su queste targhe. Persone che hanno immortalato la data del loro matrimonio o che commemorano i loro cari per la loro dipartita. Molto emozionante leggere le loro dediche. Mentre siamo lì scorgiamo una donna inginocchiata, intenta a lucidare una di queste targhe. Lo faceva con tanta cura e amore… chissà a chi erano rivolti quei gesti amorevoli.
Dalle famiglie con bambini che scorrazzano felici, ai pescatori che pescano in assoluta calma, agli innamorati che fanno passeggiate romantiche, questo luogo è un punto di ritrovo per la gente del posto che lo vive nella sua totale bellezza.
E’ un luogo veramente incantevole. Facciamo una passeggiata rilassante e ci godiamo questo posto accarezzati dalla brezza marina.
Continuiamo il nostro giro nella città che è ricca di caffè e negozietti molto particolari. Visitiamo lo Swanage Museum & Heritage Centre. Un piccolo museo dove all’interno sono state riprodotte delle vecchie vetrine di negozi dietro le quali sono rappresentate scene raffiguranti antichi mestieri e dove sono stati esposti cimeli di ogni genere.
Dopo qualche oretta trascorsa qui dobbiamo rimetterci in viaggio per raggiungere Brighton.
Brighton: La Londra sul mare e le Seven Sisters
Arriviamo a Brighton all’ora del tramonto. La città ci accoglie con una luce dorata che rende tutto particolarmente splendente. La spiaggia dalla ghiaia di un giallo così intenso sembra quasi infuocata. Un’immagine di benvenuto molto suggestiva!
Brighton è considerata la Londra sul mare. Una città molto viva, ricca di locali che le conferiscono una vita notturna molto pulsante. Sulle stradine della parte più storica si trovano negozietti di oggetti vintage, boutique, ristorantini tipici. Il lungomare invece è dominato dal “Brighton Pier” dove trova posto un parco di divertimenti. In contrapposizione a questo pontile, poco distante, si trovano i resti di un secondo molo distrutto da un incendio. Per me una location molto più affascinante della prima. Le sagome di questa struttura rimaste in piedi evocano immagini nostalgiche di un glorioso passato straordinario.
Sempre sul lungomare, a pochi metri di distanza, si erge la torre i360 della British Airways che è diventata il simbolo di Brighton, essendo la torre mobile più alta al mondo.
Andiamo su in cima in una specie di capsula in vetro e, arrivati su, si apre davanti a noi una vista a 360 ° sui tetti della città e sulla costa, dove, in lontananza, si scorge la scogliera delle Seven Sisters. Di sicuro un’esperienza da fare.
Interessante nel cuore della città è il Royal Pavillion. Una villa dall’architettura chiaramente orientaleggiante che venne costruita come dimora estiva del re Giorgio IV.
A Brighton abbiamo trascorso un’intensa giornata dove abbiamo respirato l’atmosfera tipica delle città balneari del nord con un’allure d’altri tempi. Questa splendida giornata giunge al termine e domani si parte alla volta di Canterbury.
Sul tragitto verso Canterbury facciamo una deviazione per visitare le scogliere Seven Sisters: bianche scogliere che si affacciano sulla Manica.
Si chiamano Seven Sisters proprio perché sono 7 colline che si susseguono formando un profilo ondulato e sinuoso, così belle tanto da vedersi attribuire il ruolo di controfigura delle più famose scogliere di Dover.
Ci troviamo veramente davanti ad un paesaggio mozzafiato.
Vederle dal basso, dalla spiaggia, ci si trova davanti ad enormi pareti di gesso bianchissime che si stagliano verso il cielo e il loro candore quasi ti abbaglia. E’ un tripudio di colori: il bianco della scogliera, il blu del cielo e il verde smeraldo del mare. Semplicemente meraviglioso.
Risaliamo il percorso per osservarle anche dall’alto. Passeggiamo su verdi pascoli fino a raggiungere un vecchio faro che conferisce a questo paesaggio un fascino ancora più particolare e ineguagliabile. Da qui, in lontananza, scorgiamo anche il vecchio faro di Beachy Head. Assolutamente uno spettacolo meraviglioso che lasciamo a malincuore… ma Canterbury chiama.
Canterbury: la citta dei pellegrini
Per arrivare a Canterbury attraversiamo la campagna del Kent e questi paesaggi mi riportano alla mente le immagini tipiche della campagna raccontata nei romanzi inglesi del XIX secolo. Durante il percorso si scorgono i tipici “cottages” di campagna dove immagino possano dimorare vecchi “lords” intenti a trascorrere le loro giornate in battute di caccia ed eleganti “ladies” a degustare il loro tè pomeridiano spettegolando tra di loro.
Arriviamo a Canterbury, una cittadina medievale pregna di storia con edifici dall’architettura tipica a traliccio. La città è dominata dalla famosa cattedrale gotica che è stata luogo di pellegrinaggio per la presenza della tomba di Thomas Becket. Questi pellegrinaggi sono raccontati egregiamente nelle famose “Canterbury Tales” di Geoffrey Chaucer a cui la città ha reso omaggio realizzando un museo tematico “The Canterbury Tales”. Visto l’ora ci fermiamo a cena in uno dei tanti locali del centro e rimandiamo la visita al museo all’indomani. Ci fermiamo in uno dei ristorantini del centro “Marlowe’s” dove ci gustiamo del Camembert impanato servito con una salsa ai lamponi (clicca qui per la mia versione). Proviamo anche del sidro aromatizzato “Old Mout Cider”. Quello alle fragole e melograno e quello al kiwi e lime si rivelano molto interessanti! La serata si conclude con una bella passeggiata per le vie del centro fino al nostro B&B dove concludiamo la serata con un ottimo Gin tonic.
Al mattino seguente continuiamo la scoperta di questa splendida cittadina alla luce di uno splendido sole. Decidiamo di visitare l’attrazione del posto: “The Canterbury Tales”. Lungo un percorso che si snoda nei vari ambienti veniamo catapultati nel tempo dei pellegrini e ci si ritrova a rivivere le esperienze del pellegrinaggio attraverso i racconti, le scene e persino gli odori. “Il racconto del cavaliere” o “Il racconto del mugnaio” o quello ancora de “La donna di Bath” sono stati allestiti egregiamente e trasmettono il senso del grottesco, dell’allegoria e dell’esagerazione dai toni burleschi con cui Chaucer li ha rappresentati nella sua opera.
“Gelosamente, lui la teneva come in una gabbia, poiché era una ragazza giovane e difficile da controllare, e aveva paura di diventare cornuto, essendo ormai anziano… () E la ragazza venne disonorata, la giovane moglie del falegname, a dispetto di tutte le protezioni che le aveva posto per gelosia”
(da Il racconto del mugnaio- The Canterbury Tales)
Con la visita al museo finisce la nostra visita a Canterbury e il nostro viaggio nell’Inghilterra del sud. Si torna a casa!
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Sono Annamaria, blogger appassionata di cucina e viaggi. Scrivimi se lo desideri e seguimi anche sui miei canali social.