La Cornovaglia orientale: il fascino dei piccoli borghi situati sul canale della Manica

Tra Looe, Polperro e Fowey trascorriamo due giorni intensi alla scoperta delle loro bellezze.
Queste cittadine situate rispettivamente sugli estuari dei fiumi Looe, Fowey e Pol, grazie alla loro posizione, ci affascinano in modo diverso. Looe è divisa in due dal fiume che l’attraversa. Qui il fiume si mostra con l’alta e la bassa marea e questo infonde alla città un’immagine sempre diversa. A Fowey il fiume la divide dalla vicina Polruan che le giace di fronte, ad osservarla da lontano quasi a farle da sentinella.
Polperro invece, sviluppatasi lungo il fiume, ci dona a prima vista l’immagine di una cittadina uscita da una fiaba per poi trasformarsi in una cittadina covo di pirati.

L’Eden Project e Looe

Sulla strada verso la nostra prossima tappa, Looe, facciamo una fermata intermedia per visitare l’Eden Project.
Trattasi di un giardino botanico, creato in una cava di argilla dismessa e desolata. È formato da un giardino esterno e da due biosfere dove sono stati riprodotti il bioma mediterraneo e quello tropicale. La varietà di piante e l’installazione di opere d’arte rendono gli ambienti molto interessanti. Veniamo rapiti da questa riproduzione di mondi esotici che per qualche ora ci fanno fare un viaggio intorno al mondo. Nel bioma tropicale veniamo avvolti dalla fitta vegetazione delle foreste pluviali ricca di una flora e una fauna dai colori sgargianti. Nel bioma mediterraneo passiamo da una “hacienda” messicana, con la vegetazione tipica di cactus e agave, ai trulli pugliesi immersi negli ulivi e nella vegetazione tipica della macchia mediterranea.

Per chi ama il mondo botanico di sicuro è una tappa da non perdere.

Dopo aver trascorso la mattinata in questo splendido sito ci dirigiamo a Looe.
Questa cittadina è molto suggestiva. Posizionata sull’estuario del fiume omonimo con un porto peschereccio molto attivo, Looe si rivela un bel posto da scoprire. Un borgo di pescatori dall’atmosfera tipica del borgo marino, frequentato da turisti, ma non eccessivamente affollato.

Al nostro arrivo, del fiume non ne vediamo nemmeno l’ombra, la bassa marea, infatti, lo ha lasciato a secco e le barchette ormeggiate in esso sembrano imprigionate nella sabbia. Facendo una passeggiata per il borgo scopriamo scorci molto interessanti tra le strette viuzze che si snodano tra le case bianche.
Una piacevole passeggiata al tramonto che ci fa vedere questo borgo sotto una bellissima luce.
Dopo la lunga camminata ci fermiamo al Caffè Martin’s Dairy Bakery & Tea Room dove ci godiamo il loro favoloso cream tea con gli ottimi scones che sembrano essere considerati i migliori della città e anche se l’ora del tè è già passata da un pò, decidiamo di provarli.
Veramente deliziosi…. E a questo punto niente cena.

Fowey e Polperro

Al mattino dopo decidiamo di andare alla scoperta del territorio e la nostra scelta cade su Fowey.

Questo borgo è molto grazioso ed elegante. E’ uno dei centri balneari più frequentati dall’alta borghesia londinese.
Gli abitanti del posto ci tengono a sottolineare che il nome della propria città si pronuncia “foy” perchè fa rima con “joy”. Infatti all’arrivo a Fowey un cartello turistico cattura il mio interesse su cui leggo queste parole: Fowey, we pronounce it foy to rhymes with joy.
Visitiamo questa romantica cittadina ricca di atmosfera, bei negozi, boutique e localini caratteristici.
Arrivati al porto ci affacciamo su una bella baia. Di fronte a noi sull’altro lato dell’estuario del fiume omonimo sorge Polruan che giace languida sulla collina degradante sul mare a fare da vedetta alla città gemella che le sorge di fronte.
Dal porto di Fowey risaliamo la collina ammirando la bellezza di questo luogo. Bellissime case con meravigliosi giardini ricchi di fiori. Le Ortensie, i Rododentri e gli Agapantus sono più rigogliosi che mai e con i Ioro colori abbelliscono i giardini delle abitazioni. Giù dalla collina intravediamo scorci del fiume dal colore argenteo mentre il cielo comincia a riempirsi di nuvoloni neri e mi torna in mente un passo del romanzo “Rebecca, la prima moglie” di Daphne du Maurier che ha vissuto qui:

“Fummo sull’alto della collina….Là alla nostra sinistra c’era il nastro argenteo del fiume, che a circa sei miglia si allargava nell’estuario (…) Il cielo sopra le nostre teste era d’un nero d’inchiostro.”

Beh facciamo in tempo ad arrivare all’auto che quel cielo “nero d’inchiostro” ha scaricato sotto forma di una pioggia torrenziale tutta l’acqua di cui era pregno.
Per fortuna quest’acquazzone dura poco e proseguiamo il nostro tour facendo tappa a Polperro.

Polperro è un villaggio di pescatori, un vero gioiellino incastonato tra le scogliere sull’estuario del fiume Pol. Un sentiero di ca. 12 km lungo la costa lo congiunge a Looe. Il borgo si presenta con i suoi cottage caratteristici che gli infondono un’aura da fiaba.
Facciamo una passeggiata tra le vie del centro dove negozietti molto caratteristici catturano la nostra curiosità. Arriviamo alla scogliera e ci arrampichiamo un pò per ammirare la splendida vista sugli scogli battuti dalle onde. Su uno scoglio sorge una casa che mi riporta alla mente l’immagine di quella Cornovaglia un po’ austera e inquietante, battuta dal forte vento e contraddistinta dal mare in tempesta, dalle scorribande di pirati e contrabbandieri che cercano rifugio nelle grotte tra le scogliere.

La visita a Polperro ci ha riportato un po’ indietro nel tempo e ci ha regalato un’altra immagine impressionante della Cornovaglia, uno splendido territorio che ci ha affascinato con il suo carattere selvaggio e primordiale, dove la natura la fa da padrone e dove l’uomo non ha potuto fare altro che adattarsi e sottostare ai suoi ritmi e alle sue leggi.

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Sono Annamaria, blogger appassionata di cucina e viaggi. Scrivimi se lo desideri e seguimi anche sui miei canali social.